Il dispositivo USB minimo si collega con solo un paio di resistori
Se sei come la maggior parte di noi, il tuo approccio di base alla costruzione di qualcosa si riduce a: "Qual è l'importo minimo che devo fare per farlo funzionare?" In generale non è una cattiva strategia, ma la build minima raramente è sufficiente per soddisfare tutti i requisiti, come dimostra questo dispositivo USB estremamente minimale ma funzionale.
Funzionale, sì, ma come spiega [TM], solo se si definisce funzionale il fatto di essere riconosciuto dal proprio sistema operativo. La distinta base per questo lavoro risulta essere davvero piccola: un regolatore da 3,3 volt, il suo condensatore e una coppia di resistori collegati a un DIP switch. I resistori, da 1,5k ciascuno, sono collegati alle linee D+ e D- del connettore USB e tirano le rispettive linee fino a 3V3 quando l'interruttore è chiuso. Se viene attivato l'interruttore D-, indica che è richiesta una connessione a bassa velocità, mentre D+ richiede una connessione più veloce. In ogni caso, è sufficiente ottenere il familiare suono "Connessione USB" in Windows e vederlo elencato in Gestione dispositivi o dmesg su Linux.
Senza un microcontrollore che restituisca un descrittore del dispositivo, ovviamente non succede molto altro, ma è comunque interessante che sia necessario così poco per far sì che la macchina host sappia almeno che qualcosa è stato collegato. E questo da solo ha un valore diagnostico; come sottolinea [TM], è possibile utilizzare questo circuito per verificare che la porta fisica sull'host funzioni almeno in minima parte.
Esamina alcuni altri scenari potenzialmente utili, ma in realtà, l'uso migliore di qualcosa di simile è istruirsi sui livelli più bassi di negoziazione della connessione USB. Se vuoi approfondire specificamente l'USB-C, ti suggeriamo di dare un'occhiata alla serie "Tutto su USB-C" di [Arya Voronova].